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I GEOGLIFI DI NASCA
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I geoglifi più evocativi e noti al mondo! Scoprili attraverso un tour guidato da archeologi del CISRAP, il Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane

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SITO DI CAHUACHI
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Il più grande centro cerimoniale di "barro" (ovvero costruito in fango) al Mondo. Una delle meraviglie della civilizzazione Nazca, e di tutta la storia del Perù.

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SITO DI PAREDONES
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Uno dei più importanti siti di epoca Inca di tutta la piana di Nasca.


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CANTALLOC
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Situato in una zona agricola della periferia di Nasca, è uno dei trentasei acquedotti tuttora funzionanti ed ancora impiegati in agricoltura

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Secondo alcuni studiosi, durante l’equinozio, sulla linea si forma il segnale o riflesso di quello che veniva interpretato come l’indicazione di un anno di buono o cattivo raccolto

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SITO DI ESTAQUERIA
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Un sito forse già utilizzato dai Paracas, cultura precedente ai Nasca, e che continuò ad essere abitata sino all’anno 1000 circa, quando un’alluvione di fango e sabbia rase tutto al suolo.

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L’acquedotto preincaico di Cantalloc si trova in una zona agricola della periferia di Nasca. È uno dei trentasei acquedotti tuttora funzionanti ed ancora impiegati in agricoltura.

Le valli di Nasca possiedono terre molto fertili, ma soffrono della mancanza di acqua, poiché sulle montagne circostanti dove nascono i fiumi non esistono né ghiacciai, né laghi. Per cui dipendono interamente dalle piogge delle Ande che si verificano generalmente tra ottobre e febbraio.

Quest’acqua arriva a valle attraverso i fiumi nei mesi di gennaio e febbraio, ma allo stesso tempo s’infiltra nel sottosuolo andino, e attraverso la falda freatica scende dalle Ande e passa per questa zona a dieci-quindici metri di profondità, affiorando in superficie nella parte bassa della valle in maniera del tutto naturale.

Gli antichi abitanti di Nasca, esperti conoscitori della falda freatica, trovarono in questo tipo di galleria filtrante il modo più pratico per estrarre l’acqua dal sottosuolo ed irrigare i propri campi.

Si tratta di canali longitudinali che, dopo aver intercettato la falda freatica, la conducono in superficie. L’acquedotto è costituito di due canali principali: uno che passa sotto il fiume, e l’altro che corre parallelo al fiume. Entrambi si uniscono in questo punto formando poi un solo canale che sale in superficie: la sua acqua può essere così immagazzinata nella vasca da cui viene estratta per utilizzarla quotidianamente.

Le pareti dei canali sono costituite di pietre rotonde provenienti dai fiumi vicini, ed il tetto è composto di blocchi di pietre piatte e, in qualche caso, del duro legno di huarango.

Una volta costruiti i canali, nel terreno si lasciavano intenzionalmente aperte delle fosse a forma di cono con la punta rivolta verso il basso, chiamate “finestre”, “camini” o “occhi”. Tali “finestre” permettono alle persone che si occupano della manutenzione e della pulizia all’interno dell’acquedotto di scendere e di risalire.

Questi acquedotti producono un flusso d’acqua di 60 litri al secondo, che permette di irrigare fino a trenta ettari di terreno coltivato.

Acquedotto di Cantalloc

CHICHITARA
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Il più spettacolare giacimento di petroglifi del Sud America dopo quello di Toro Muerto. A circa 45 chilometri a nord di Nasca sono stati registrati circa 300 petroglifi su rocce vulcaniche

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bahia de san fernando museo antonini progetto nasca peruresponsabile gabriele se
bahia de san fernando museo antonini progetto nasca peruresponsabile gabriele se
Un magnifico rifugio di vita selvaggia che si trova nel distretto di Marcona, provincia di Nasca, a cui si accede attraversando un’ampia area desertica, oggi protetta, insieme alla costa, dalla Riserva Nazionale di San Ferndando.

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HUAYURI
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