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SEMINARI E STAGE

IL CONTESTO

La collaborazione fra il CEAP - Museo ANTONINI

e l'iniziativa "PracticaPeru.it"

 

Grazie a una nuova collaborazione con l'organizzazione PracticaPeru che cura l'aspetto amministrativo e organizzativo delle esperienze di Stage presso il CEAP, il Museo Antonini è oggi in grado di offrire a giovani studenti, laureandi e laureati, ma anche a cultori della materia e studiosi, periodi di permanenza nell'ambiente del Museo e degli Scavi, da uno a sei mesi, con possibilità di brevi seminari di dieci giorni.

 

Partecipare a uno stage presso il CEAP Museo Antonini significa avere la possibilità di fare un'esperienza di collaborazione, conoscenza e apprendimento all'interno di uno dei più importanti siti archeologici d'America, gestito da una missione italiana, in una delle zone archeologiche più famose al mondo.

 

Le attività possibili durante lo stage sono varie e dipendono dal grado di preparazione: volontariato di supporto alle attività del museo, partecipazione al seminario di gruppo sui petroglifi, sessioni teoriche e partecipazione agli scavi, tirocinio in conservazione. 

 

  • Costi dello stage a partire da € 450,00 

     

Per maggiori info visita il sito www.practicaperu.itoppure scrivi a progettonasca@peruresponsabile.it 

 

#viaggiandosiimpara

I Programmi di Stage al CEAP - Museo ANTONINI

Centro de Estudios Arqueológicos Precolombinos

 

Stage durante gli scavi archeologici a Cahuachi del Progetto Nasca

 

 

Nel 1982 nacque il Progetto Nasca, che può essere considerato la Missione Archeologica con maggior periodo di permanenza nel territorio peruviano e che ha avuto per tutto il periodo di durata lo stesso direttore. Il Progetto Nasca, patrocinato dal Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane (CISRAP) di Brescia, ha operato senza interruzione dal 1982 al 2014 nell'area di Nasca, nella Regione di Ica in Perù, secondo una convenzione bilaterale tra il Direttore della Missione, Giuseppe Orefici, e il Ministerio de Cultura peruviano (ex Instituto Nacional de Cultura). Il Progetto Nasca è anche incluso nell'Accordo Culturale Perù -Italia che viene rinnovato periodicamente con convenzione tra i Presidenti delle due Repubbliche.

Il Progetto Nasca ha come obiettivo il recupero del maggior numero di dati possibili sulla reale configurazione sociale e politico-economica dei Nasca. In una prima fase (1982) il progetto si è prefisso di determinare la relazione dei principali siti abitativi con il grande centro cerimoniale di Cahuachi e i geoglifi della Pampa, includendo il catasto e il rilievo delle stazioni di arte rupestre delle valli secondarie. In questa prima fase si sono studiati i sistemi di sepoltura della necropoli di San José, le strutture abitative e templari che si trovavano nell'area, sia ubicabili cronologicamente nel Periodo Intermedio Antico che nei periodi successivi. Tra le costruzioni più importanti si deve ricordare la presenza di un tempio parallelepipedo di grande dimensione, appartenente all'Orizzonte Medio.

 

Durante i 33 anni di attività archeologica nell'area hanno partecipato alle varie fasi di attività scientifica diversi stagisti, provenienti da tutto il mondo, con la finalità di conoscere o approfondire la conoscenza della Cultura Nasca e le sue forme di espressione, oltre alla partecipazione diretta alle attività di scavo e di laboratorio contemporaneo e successivo.

La lingua utilizzata per comunicare al Campo base della missione è lo Spagnolo, così come le conferenze che gli specialisti terranno dopo l'orario di lavoro.

Per partecipare agli stage che il Progetto Nasca mette a disposizione ogni anno, sarà necessario essere studenti universitari di archeologia o scienze affini ad essa (storia, geologia, biologia, botanica, musicologia, conservazione, ecc.) oppure essere professionisti nei campi citati.

In caso che ci siano posti vacanti, il Progetto Nasca, in base al curriculum vitae dei partecipanti, si riserva la possibilità di poter accettare stagisti che non facciano parte delle categorie sopra indicate.

 

Il Progetto Nasca è formato da un gruppo che opera costantemente nel progetto (archeologi e diversi specialisti di scienze affini), oltre a un numero variabile di personale operaio e specialista in conservazione.

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